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XSPC RASA Black, waterblock CPU - Caratteristiche tecniche

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Caratteristiche tecniche

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Come potete vedere dalle foto, accanto ai fori filettati da G1/4è indicato il verso del liquido e quindi di attacco (a sinistra quello di entrata). Si può notare il marchio dell’azienda inciso sulla superfice del blocco centrale. Altra caratteristica interessante: il blocco centrale non è in metallo come la staffa, ma è in acrilico resistente lavorato a fresa a controllo numerico, tenuto insieme alla staffa dalle 4 viti superiori.

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La base è un quadrato di rame protetto da un foglio di plastica e fissato al blocco da altre 4 viti. Il lato è di 50mm mentre lo spessore è di 4mm.

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Tolta la pellicola protettiva, la lappatura è perfettamente liscia, quasi a specchio, tranne per qualche striatura

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In questa foto possiamo distinguere perfettamente le due parti che compongono il blocco centrale. Vediamo l’interno com’è composto, caratteristica molto importante per un waterblock.

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Svitate le 4 viti presenti nella parte sottostante, si può separare la base di rame dal blocco.

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Come vedete sono presenti due o-ring che dividono le due zone. Consigliamo prima dell’uso, e come d’uopo per ogni waterblock risultato di lavorazioni meccaniche, effettuare una pulizia dai residui presenti dalle lavorazioni che non sono dei difetti ma possono essere rimossi tranquillamente manualmente.

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In questa immagine notiamo le altre 2 viti che tengono chiusa la finestra d’ispezione che permette una pulizia profonda del waterblock in ogni sua parte.

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Svitando le 4 viti presenti sulla parte superiore, sempre utilizzando la chiave a brugola in dotazione, separiamo il blocco centrale dalla staffa superiore.

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In queste foto vediamo meglio la finestra d’ispezione che permette l’accesso alla zona di passaggio centrale per l’asportazione e pulizia del vano di entrata del liquido.

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Analizzando la parte più importante, ossia quella che permette lo scambio del calore proveniente dal contatto con la CPU con l’acqua, notiamo il sistema a maglia incrociato che conta ben 1200 pin. Come vedete si nota qualche pin piegato, ma questo non preclude assolutamente il buon funzionamento del waterblock.

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Lo spessore è come detto di appena 4mm, quindi abbastanza sottile per adattarsi alle superfici dei processori non perfettamente piane a causa della pressione generata dalla staffa di ritenzione del socket. Allo stesso tempo il sottile spessore della base favorisce il passaggio del calore dalla superfice esterna all’acqua, attraverso i 1200 pin in rame. Passiamo adesso alla fase successiva di montaggio.

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